Ormai oggi siamo pieni di parole quale plug-in, ibrido, elettrico, EV, mild-hybrid e chi più ne ha più ne metta. E quasi parallelamente si è cercato di diffondere il credo che il diesel sia finito in quanto sistema di propulsione “sporco” e altamente inquinante.
Ma le cose stanno veramente così? il diesel è più pulito?
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Un po di storia
Bosch è stata l’azienda che nel 1922 ha permesso il primo sviluppo dei motori creati da Rudolf Diesel e che poi, negli Anni ’90, ha fatto entrare nella sua seconda vita il propulsore a gasolio perfezionando il sistema Common Rail.
Negli ultimi 3 anni, sfruttando la profonda conoscenza del funzionamento dei diesel e grazie anche agli enormi investimenti che vengono destinati ogni anno all’innovazione, Bosch è riuscita a migliorare il motore a gasolio e a farlo diventare un motore “verde”.
Le prove su strada effettuate
Durante le ultime sperimentazioni “su strada”, i tecnici tedeschi hanno registrato valori estremamente bassi di emissioni di ossidi di azoto (NOx), in grado di rispettare già oggi i valori limite futuri (quelli del 2020).
In dettaglio si sono registrati valori prossimi a 13 mg/km di NOx rispetto al target di 120 mg/km, anche quando il test per rilevare le emissioni reali di guida (Real Driving Emissions) è stato reso più severo dal peso trasportato a bordo (nella auto di test c’erano 4 persone) e dalle caratteristiche del percorso.
Come è stato possibile raggiungere questo risultato
Gli ingegneri Bosch hanno ottenuto questo risultato migliorando tecnologie già esistenti senza fare ricorso a componenti aggiuntivi che avrebbero fatto lievitare i costi.
”Siamo in grado di spostare i limiti per quanto è tecnicamente possibile – ha detto il Ceo del Gruppo Bosch Volkmar Denner – grazie alle nostre ultime innovazioni tecnologiche il motore diesel diventerà una soluzione a basse emissioni economicamente vantaggiosa”.
Tre i punti chiave su cui hanno lavorato gli esperti del colosso tedesco dell’high tech automotive: un innovativo impianto d’iniezione del gasolio; la posizione dei sistemi di post-trattamento dei gas di scarico rispetto alle camere di combustione e l’introduzione di un dispositivo di gestione delle temperature del motore, scarico compreso.
Questa centralina, quando serve, può far rientrare i gas roventi per sfruttarne la potenzialità termica e mantenere sempre i dispositivi di post-trattamento ad un livello di “riscaldamento” ideale per il funzionamento pulito.
”Per abbattere così drasticamente gli NOx – ha spiegato Rolf Bulander, Ceo della divisione Mobility Solutions di cui fa parte il settore Powertrain – era fondamentale avere sempre la massima temperatura nel Denoxtronic (il dispositivo che utilizza il liquido AdBlue) e nel catalizzatore SCR. E lo abbiamo ottenuto riciclando una cosa che veniva buttata via: i gas di scarico già trattati.Servono per mantenere molto caldi questi elementi, e lo fanno con costo zero”.
Obiettivi per il futuro
La Bosch inoltre ha dichiarato che si propone un obiettivo ambizioso: i nuovi motori diesel e a benzina non dovranno più emettere quantità significative di particolato e ossidi di azoto nell’atmosfera.
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