La domanda nel titolo è chiara: come scegliere un nuovo smartphone tra razionalità e cuore?
Nei giorni scorsi un mio amico mi ha chiamato e mi ha detto: aiutami, devo cambiare il mio smartphone e non so cosa scegliere.
Bene oggi vorrei con queste poche righe provare ad aiutare coloro che si trovano nelle condizioni del mio caro amico.
Razionalità e cuore
Purtroppo scegliere uno smartphone oggi non è cosa facile. L’offerta è aumentata e la concorrenza determina un duplice effetto positivo: stimola il miglioramento continuo del prodotto e la diminuzione dei prezzi.
È vero lo smartphone é un oggetto che deve essere anche bello da vedere oltre che ben fatto (costruito). Ma di certo la bellezza non basta !
Quali caratteristiche deve avere il tuo prossimo smartphone?
Innanzitutto devi interrogarti sull’uso che fai del tuo telefono, e focalizzarti sugli aspetti che ritieni importanti e a cui non rinunceresti mai.
Per esempio, a mio avviso, le caratteristiche di uno smartphone (alcune decine) potrebbero ridursi a:
Capienza della batteria
Ampiezza dello schermo
Qualità dello schermo
Qualità degli scatti fotografici
Capienza della memoria RAM e ROM
Potenza del processore
Garanzia e assistenza post vendita
Rilascio aggiornamenti software
Ognuno di noi dovrebbe CONOSCERE e VALUTARE questi aspetti, stabilendo quindi un ordine di priorità.
Come ho aiutato il mio amico
Parlando lui ho compreso il suo desiderio: avere una ottima fotocamera per poter scattare in qualsiasi momento una bella fotografia.
Oltre a questa caratteristica aveva bisogno di una buona batteria, un buon display, una buona memoria (per contenere tutte le sue foto!).
Insomma, praticamente avrebbe dovuto comprare un top di gamma!
Il mio amico era rimasto colpito dal nuovo Samsung Galaxy S10 e da Huawei Mate 20pro, smartphone di indubbia qualità ed eccellenti sotto tutti i punti di vista, ma di certo non voleva spendere cifre oltre gli 800 euro!
Per aiutarlo gli ho suggerito di collegarsi al sito web DxOMark (vedi qui) specializzato nella valutazione di fotocamere. Grazie a questo sito il mio amico è approdato ad una scelta gratificante: il nuovo Xiaomi Mi 9.
Il punteggio degli specialisti DxOmark colloca lo Xiaomi Mi9 a ridosso dei leader Samsung e Huawei. Il Mi 9 é poi dotato di una buona memoria 6- 64/128 gb, di un ampio display 6,31″ di qualità (è un Amoled), monta l’ultimo processore snapdragon 855, utilizza l’ottima interfaccia utente MIUI 10 regolarmente aggiornata.
Insomma un telefono che con i suoi 449 euro costa la metà dei top di gamma menzionati e al tempo stesso mantiene delle caratteristiche “top”.
Ho volutamente lasciato per ultimi 2 aspetti: batteria e garanzia/assistenza.
Per la batteria mi sono sentito di rassicurare il mio amico, in quanto i 3300 mah sono più che sufficienti.
Per la garanzia/assistenza il discorso non è così semplice. Vediamo perché.
La garanzia e l’assistenza Xiaomi.
Per quello che riguarda la scelta fatta dal mio amico, devo dire che dopo una ricerca su web effettivamente Xiaomi si sta espandendo in Europa e il rapporto qualità/prezzo è l’arma usata per penetrare nel mercato europeo. Ma una simile strategia può avere successo solo se dietro c’è o ci sarà prima o poi una rete di assistenza sui prodotti capillare ed economica.
Dal punto di vista garanzia ormai Xiaomi vende i suoi prodotti in Italia attraverso:
– Grande distribuzione organizzata (menziono a titolo di esempio Esselunga Mediaworld ecc)
– Store fisici (Xiaomi ha aperto 4 store nel nord Italia ed è intenzionata ad aprirne altri al centro sud Italia)
Con il risultato che per la garanzia di 24 mesi siamo a posto.
Diversa è la situazione dell’assistenza che non è così diffusa. Per fortuna online si trovano laboratori tecnici, anche vicino a voi senza saperlo, in grado di effettuare riparazioni sugli smartphone Xiaomi e di altre marche cinesi (uno tra gli altri è i-mania e lo cito perché me ne sono servito io personalmente con buona/ottima soddisfazione).
Conclusioni
Risparmiare e acquistare ad un un giusto prezzo un ottimo prodotto si può.
Bisogna però mettere in conto la garanzia e l’assistenza, perché in caso di bisogno potremmo poi scoprire che il risparmio realizzato debba poi essere utilizzato per “ripagare” un maggior disagio in termini di riparazione.
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