Google Pay si aggiunge a Apple Pay e Samsung Pay e sbarca anche in Italia
Ebbene si. Alcuni device con gli ultimi aggiornamenti della Rom lo avevano preannunciato. Vi siete accorti che in uno degli ultimi aggiornamenti del vostro amato smartphone tra le applicazioni è apparsa una app chiamata “Google Pay” ovvero “G Pay”? No? Provate a cercare e a vedere se l’avete.
Funzionamento
Il funzionamento è molto simile ai sistemi di pagamento della concorrenza (parlo di Apple e Samsung): a livello software si abbina una propria carta di pagamento. Il riconoscimento avviene contacless appoggiando la vostra carta di credito dietro il telefono e abilitando il NFC.
L’applicazione preleverà 1 euro che poi vi verrà stornato. Questa procedura, già applicata da altri operatori del settore, serve per testare immediatamente la carta e non farvi fare brutta figura dalla alla cassiera del supermercato!.
Una volta abbinata la carta di credito all’app G-Pay, potrete pagare negli esercizi commerciali abilitati alla tecnologia contactless semplicemente appoggiando il vostro smartphone al lettore che vi fornirà la cassiera di turno.
Come per le carte dotate della nuova tecnologia contacless, i pagamenti fino a 25 euro sarà immediato, oltre questa soglia bisognerà digitare un codice.
Facile no? Purtroppo no, “non è tutto oro quel che luccica…”
Intanto le banche convenzionate che hanno aderito al sistema pagamenti di Google sono poche ( https://pay.google.com/intl/it_it/about/banks/ ), mancano per esempio dall’elenco i big finanziari del calibro di Unicredit, BancaIntesa, BNL, HelloBank. Poste italiane e BCC entreranno a breve.
Gli esercizi “fisici” convenzionati pure non abbondano ( https://pay.google.com/intl/it_it/about/where-to-use/ ). Naturalmente G-Pay può essere usata anche per pagamenti online (Ryanair, Booking.com per esempio solo per citarne alcuni) ma anche qui l’elenco appare abbastanza ridotto.
Quindi un lancio nel nostro Paese con luci e ombre.
Differenze con Apple e Samsung
Diciamo che “chi ultimo arriva meglio alloggia”. Il famoso detto pare essere applicabile al colosso di Mountain View visto che la sua app GPay è in grado non solo di gestire i pagamenti, ma si configura come un vero e proprio “borsellino fisico”. È infatti possibile registrare oltre alla carta di pagamento anche le carte fedeltà degli esercizi commerciali; inoltre è possibile conservare ad esempio le carte di imbarco degli aerei, i biglietti del cinema ecc.ecc.
E’ possibile anche risparmiare utilizzando la G-Pay, in quanto entrando in un negozio ci suggerirà offerte esclusive, sconti e promemoria per l’utilizzo delle carte fedeltà.
Dal punto di vista tecnologico i 3 colossi si equivalgono in quanto tutti utilizzano la tecnologia denominata NFC. Solo Samung però possiede una variante di tale tecnologia che la differenzia da Apple e Google: infatti la scheda NFC di Samsung è dotata di tecnologia MST (Magnetic Secure Transmission).
Questa tecnologia è quella che consente ai POS di leggere la banda magnetica della carte di credito. Quindi, nel caso di terminali POS non dotati di NFC, Samsung riesce ad eseguire il pagamento grazie alla tecnologia MST e ad oggi ciò rappresenta una bella comodità!.
link esterni
https://pay.google.com/intl/it_it/about/banks/
https://pay.google.com/intl/it_it/about/where-to-use/
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