La notizia di questi giorni è che la Compagnia di navigazione norvegese Color Line, ha ricevuto la prima nave ibrida plugin più grande del mondo che vedete qui in foto.
La nave è un ibrido plug-in, in cui le batterie prodotte da Siemens da cinque megawatt possono essere caricate con energia proveniente da terra a Sandefjord (shore-power) o ricaricandole grazie ai motori diesel di bordo. La nave navigherà così silenziosamente dentro e fuori dal fiordo di Sandefjord senza emissioni nell’aria di gas nocivi, o composti di azoto e zolfo.
Il pacco batteria pesa 65 tonnellate e può essere ricaricato in un’ora. Medesima è l’autonomia della carica ad una velocità di 12 nodi (mentre quella massima in navigazione in mare aperto è di 17 nodi). La nave è in grado anche di accumulare cinque megawatt, tramite la rigenerazione del calore, sia dalla scia di poppa che dello scarico per il riscaldamento. Questo, insieme a una costruzione ottimale dello scafo, permette a “Hybrid” di raggiungere la massima efficienza sia dal punto di vista energetico che ecologico. Ha una stazza lorda di 27.164 tonnellate, è lunga “fuori tutto” 160,33 metri e larga di 27,1. E’ in grado di trasportare 2.000 passeggeri e 500 auto. La generazione elettrica è garantita da quattro motori diesel Bergen B33:45L di Rolls-Royce, due a 6 cilindri e due a 8 cilindri. Color Line raggiunge così un altro primato alla sua flotta..
Con questo gioiello del mare la Norvegia si conferma, quindi, all’avanguardia nell’impegno alla riduzione delle emissioni nocive in atmosfera.
Il cosiddetto “effetto sera” che tanto influenza il meteo e che causa ingenti danni, non dipende solo dalle automobili ma, anche, dalle migliaia di navi che circolano in tutti i nostri mari e che non sono assolutamente dotate di filtri o di tecnologie adatte alla riduzione delle emissioni.
La Norvegia aveva già avviato un progetto di nave plugin ibrida (denominato Ampere), e i risultati registrati nei 2 anni di servizio appena trascorsi sono veramente incoraggianti per questo settore: riduzione delle emissioni pari al 95% e costi di gestione più bassi nell’ordine dell’80%.
il progetto Ampere affrontava a livello sperimentale brevi tratte di navigazione. Ora, per le rotte più lunghe e con capienza maggiore, arriva questa nave ibrida plug-in che punta a fornire ulteriori conferme sulla bontà dell’elettrificazione anche in ambito navale.
Dal sito di ColorLine che vi invitiamo a visitare per maggiori informazioni, prendiamo questo paragrafo:
“Color Hybrid impiega nuove soluzioni per ridurre rumore ed emissioni. La nave è un ibrido plug-in e le sue batterie da 5 MWh vengono caricate tramite un cavo di alimentazione principalmente con energia “ecologica” proveniente dalle centrali elettriche presenti sulla banchina di Sandefjord. La nave salperà dentro e fuori dal fiordo di Sandefjord praticamente in silenzio e senza emissioni di gas ambientali dannosi, o composti di azoto e zolfo nell’aria nell’area ”
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